lunedì 1 marzo 2021

Produzione dell'orientamento universitario Davincimeme

 Orientamento universitario Davincimeme

Benvenuti in un nuovo articolo, io sono Lorenzo Cacciamani e oggi vi parlerò di produzione video!

Questo è come inizierei se questo fosse un video per Youtube. In questo articolo vi descriverò la mia esperienza di produzione e montaggio video, e in particolare parleremo del mio più grande progetto: l’orientamento universitario Davincimeme.

 

Breve storia della produzione video nella mia vita

Registro e monto video almeno da quando avevo 13 anni: mi piaceva registrare con il mio iPod touch da quando ce l’ho avuto, e mettevo insieme le clip con Movie Maker.

Alcuni dei miei primi video sono tuttora su Youtube, principalmente perché non so come cancellarli. Ecco qua il mio vecchio canale (notare il link): https://www.youtube.com/user/LoryPotterTheBest/featured


È possibile, se ve la sentite di aprirlo, trovarci una serie di video. Quattro risalgono a quando dovevo avere circa 11/12 anni e mi divertivo con il mio primo smartphone. Altri cinque sono di produzione più recente, avevo 13/14 anni, ed è facile notare la mano più esperta. Il mio video migliore “Coca-Cola e Mentos: noi ci abbiamo provato -Furiet”, nonché il capostipite della mia produzione cinematografica, apre con un monologo accattivante: 

Un frame di questo capolavoro

“Abbiamo appena comprato una bottiglia di Coca-Cola e queste Mentos. Ora: noi potremmo mangiare le Mentos, bere la Coca-Cola, e vivere una lunga e spensierata vita felice. Ma non è quello che faremo. Noi oggi metteremo le Mentos nella Coca-Cola, e sta a voi vedere cosa accadrà"

 


 

Conclamata anche la serie che consta di due parti “Cosa non dovresti fare con i GAVETTONI”, dove si intermezzano prove di prestanza fisica e coraggio morale in una battaglia contro i valori di quest’epoca.

Un pezzo a sé invece “Trappola DAI FILM con pentola”, visione assolutamente consigliata.

Il video sicuramente più importante della mia infanzia è “Una giornata al parco” (https://youtu.be/AZ8DAaRrt6I), girato sempre con mio cugino. Questo è stato il primo con una certa ricercatezza di montaggio. Avevo 14 anni.

Andando più avanti, non posso non citare il “PPAP” (https://youtu.be/coI_tgmAd80), una tra le mie produzioni più inutilmente complicata ma ancora molto divertente, risale al 2016. Sarebbe stato un semplice video con più inquadrature, ma io avevo solo una videocamera e per registrarlo l’ho spostata ogni volta, anche per le inquadrature che si ripetevano, ricalcando il video originale. Ci misi un’infinità di tempo e alla fine non riuscii nemmeno a far combaciare l’audio.

Un frame del PPAP

Dopo questo grande successo mediatico appesi la videocamera al chiodo per qualche anno, fino al 2019, in cui decisi di rimboccarmi le maniche e imparare finalmente a usare un vero programma di video montaggio, e la scelta cadde su Adobe Premiere Pro. Iniziai a montare di tutto per fare pratica, e finiti gli esami dedicai una decina di giorni a studiarlo. Casualmente poco dopo trovai qualcuno che aveva bisogno di montaggi, e dal gennaio 2020 monto video per una società di investimenti in borsa.

Nel luglio 2020 ho fatto l’esperienza di WOOFing in Germania, e mi sono portato la mia nuova GoPro (arrivata poche ore prima della partenza). La sera avevo molto tempo libero (il cellulare non prendeva) quindi per passare il tempo ho iniziato a riprendere quello che facevo e poi montarlo in dei brevi video che mandavo alla famiglia e agli amici. Tornato a casa avevo accumulato 6 video di questo tipo, e ho pensato sarebbe stato carino farne una serie: https://youtube.com/playlist?list=PL6FaWgDdRqXDhwpNxAm5LX6W6Hgq_LuQc

Successivamente ho rimontato questi video in una versione più corta in cui spiego cosa ho fatto, questo è anche l’unico mio video pubblico sulla piattaforma: https://youtu.be/xfAjh77Bxlo

Per arrivare a conclusione, anche nell’altro viaggio di quest’estate (in Sicilia), ho fatto un sacco di video che non ho ancora finito di montare, ma per ora c’è la parte di vacanza che ho fatto con i miei amici che gli ho messo in un cofanetto per natale: https://drive.google.com/file/d/1rtuld89EerRIvrIrotCOvfo9rL5Proce/view?usp=sharing

Questo ci porta al giorno d’oggi, e forse può spiegare al lettore più curioso come ho acquisito le conoscenze tecniche per produrre questo orientamento universitario (che al momento in cui scrivo è tutt’altro che prodotto). Per la prima volta mi trovo a lavorare con due videocamere contemporaneamente, e due microfoni: ovvero un totale di due tracce vide e sei tracce audio, ma ne parleremo più in dettaglio dopo.

 


Orientamento universitario Davincimeme

Dopo la non-tanto-breve introduzione, possiamo dedicarci al progetto in questione.

Dopo il rientro a Jesi di qualche mese fa dovuto alla pandemia, mi sono ricordato di questo piccolo ufficio che mio padre non usa, e in breve tempo mi ci sono insediato insieme a Giova, che dopo più di due mesi ora si sta prendendo una pausa. “La Base” è come lo chiamiamo. E dato un ufficio intero, con un divano, non poteva passare troppo tempo prima che qualche idea assurda si palesasse a me. Giriamo dei video. E avendo Davincimeme quale grande canale che gestisco, ho pensato subito a qualcosa nell’ambito scolastico. All’inizio a interviste ai professori (mi immaginavo solo Pergolini seduto sul mio divano), ma era difficile da realizzare. L’orientamento universitario, perché no, poteva essere un contenuto molto utile agli studenti. Per me sarebbe stato anche un modo per sviluppare competenze

Spider-man, la mascotte della Base

nella produzione video, nel montaggio e nella gestione di un’intervista, oltre che una grande esperienza e possibilità di conoscere persone appartenenti a ambiti completamente diversi tra loro. E magari era anche la volta buona che mi chiarivo un po’ le idee sul mondo universitario, sul quale, detto sinceramente, ancora non ci capisco niente.
Ho cercato su Youtube “Orientamento universitario” per ispirarmi e, grande sorpresa, non c’era niente di serio a riguardo. E lì mi son detto < Beh, è andata, si fa un orientamento cazzuto >.

Taccuino alla mano, gli obiettivi fondamentali del progetto erano: chiarire tutti i dubbi e perplessità sul mondo dell’università per favorire una scelta consapevole, tramite esempi reali di ex-studenti, e allo stesso tempo portare contenuti di alta qualità per dimostrare la professionalità di Davincimeme e espandere la nostra area di competenza. Quello su cui volevo puntare era quindi un assoluta qualità audio/video (date l'attrezzatura disponibile), un punto di vista che era quello dello studente e un’attualità dei video che mi permettesse di utilizzarli ogni anno e anche su altre piattaforme.

Sono previste due versioni di ogni video:

Una per Youtube che comprende l’intervista completa ed entrambe le inquadrature. Ci sono per cui io che presento l’ospite, gli faccio le domande e a volte commento anche. La durata prevista era di 12/15 minuti, ma quelle montate fino ad ora stanno venendo molto più lunghe. Sono pensate per chi è veramente veramente interessato in una materia e quindi disposto a vedersi un video più lungo per avere tutte le informazioni possibili.

Una per Instagram, con solo l’inquadratura sull’ospite. Il montaggio è molto più invadente e lascia solo passare i messaggi chiave, con un ritmo veloce e battente. È pensato proprio per il pubblico di Instagram, con una soglia dell’attenzione più bassa, e per portarlo come contenuto fruibile da tutti. Breve, conciso e interessante, plausibile la visione anche da chi non deve scegliere l’università. La durata prevista è intorno i 3/4 minuti, e anche con il montaggio ci sto riuscendo.

 

Produzione

I primi giorni li ho passati informandomi su cosa già esisteva e consumando tutto il materiale che ho trovato sull’orientamento universitario, poi a riflettere su come sviluppare questa idea. Ho iniziato infine a mettere insieme la scena: per capire dove posizionare il divano c’è voluta un’eternità, per questioni di sfondo, scena, illuminazione e camere. Ho fregato una pianta a Nonna (P.S. mi ha detto che si chiama tronchetto della felicità e mi fa un sacco ridere questa cosa). Ho preso qualsiasi oggetto interessante riuscissi a trovare e ho spostato tutto cento volte, fatto decine di prove per la luce e le inquadrature a tutte le ore del giorno, facendo sedere e spostare in continuazione Giova o Alto a seconda di chi mi capitava sottomano. Per questa parte e la realizzazione del set-up ho impiegato due settimane.

L'evoluzione dell'inquadratura nel tempo


Setup

Il setup finale risulta così:

Video

Dopo altre infinite prove ho deciso per due inquadrature: la Nikon D-800 come principale che inquadra l’intervistato di tre quarti a distanza ravvicinata, e la gopro Hero 8 che abbraccia tutta la stanza e mostra sia me che l’intervistato. Gran parte dei problemi erano dovuti al fatto che volevo girare le due versioni diverse insieme, quindi sia una versione con me che facevo le domande sia una senza di me.

Audio

Ho comprato due microfoni con la clip, pagati poco ma che fanno un audio pazzesco. Microfono da distanza montato sulla videocamera per sicurezza.

Illuminazione

Mi sarebbero serviti dei soft-box professionali per creare un’illuminazione artificiale stabile che mi permettesse di non dipendere dal tempo atmosferico, ma essendo tutto realizzato in super low-budget, ho dovuto concludere che l’unico momento in cui era soddisfacente girare con la luce del sole era tra le 9 e le 11, e le ho girate tutte così. Unico aiuto: una semplice lampada da scrivania, con un fazzoletto scotchato sopra per diffondere la luce che la fa surriscaldare tantissimo, e ogni volta che la uso minaccia di fondersi.

 

Persone

Sistemato tutto e stabilito come si sarebbe svolta l’intervista, con tanta pazienza da parte di Giova come cavia, abbiamo girato il primo episodio (due volte). Solo dopo averlo montato ed avere avuto il prodotto finito, ho iniziato a cercare persone da intervistare, annunciando il progetto. Far venire delle persone nel mio ufficio non è una cosa semplice, era importante dimostrare di essere chiaro e concreto e fornire un esempio. Tramite Facebook, Instagram e giri di conoscenze sono riuscito a mettere insieme una decina di persone valide, laureate e disponibili. I giorni passati al cellulare a parlare con tutta questa gente sono stati i più stressanti di tutti.

Ho fissato appuntamenti per tutto il mese di Febbraio, ma molti mi potevano comunicare solo all’ultimo i loro spostamenti e mi avvertivano due giorni prima. Metà degli episodi li ho girati nel week-end. A parte questo la routine è semplice: ci accordiamo su una data, qualche giorno prima gli mando la lista di domande che gli farò e l’indirizzo e decidiamo insieme di che argomento libero vuole parlare. Il giorno della ripresa li faccio accomodare, mi faccio raccontare un po’ cosa fanno e gli faccio firmare una liberatoria. Poi gli spiego come andrà l’intervista e li faccio sedere, li microfono e aggiunto le inquadrature, due consigli su dove guardare e ciak si gira!

Ho deciso di fermare la produzione a 8 episodi per ragioni di tempo e segue l'elenco degli intervistati in ordine cronologico:

  1. Alessandro Giovagnoli x Fisica a Padova
  2. Alessandro Cerioni x Ingegneria fisica al Polimi
  3. Marco Bracaccini x Matematica a Camerino
  4. Ylenia Fratoni x Architettura a Ferrara
  5. Giulia Pistola x Lettere moderne a Urbino
  6. Gloria Torelli x Mediazione linguistica a Forlì
  7. Filippo Nicolini x Biologia a Bologna
  8. Carlo Pompignoli x Medicia all'Univpm

Intervista

L’intervista in se si svolge così. Se non siete venuti a farvi intervistare dal sottoscritto, potete leggere qui sotto e immaginarvi di esserci voi seduti sul salottino di Barbara D’Urso dei poveri. Questa battuta me l’ha fatta una ragazza intervistata, non è mia.

Il copione è molto semplice:

1.      Introduzione persona, percorso di studi

2.      Domande (Vedi lista domande)

3.      Illustrazione di un concetto alla lavagna (o al divano)

4.      Saluti, ringraziamenti e contatti

Inizio con le domande classiche per cercare poi di far proseguire naturalmente la conversazione, e solo alla fine controllo se ci sono ancora argomenti che non abbiamo toccato, per cercare di rendere i toni rilassati. Anche per questo dico loro di guardare me e ignorare la videocamera. Nella puntata girata con Giova lui guardava me quando facevo le domande, e poi in camera quando rispondeva, che sarebbe le situazione ottimale, ma avevo paura che chiedere una cosa del genere ad altri potesse forzare troppo la conversazione e renderli più tesi. Per farsi un’idea della differenza, provate a confrontare ingegneria fisica e mediazione linguistica.

Lista domande:

  • Come ti trovi nella facoltà attuale?
  • Perché l'hai scelta?
  • Che cos'è la *materia* per te?
  • Che corsi contraddistinguono la triennale?
  • Come sono le persone che studiano con te?
  • Quanto è difficile e quanto impegno richiede?
  • Che distinzioni ci sono tra i vari tipi di indirizzi e i tra i vari atenei?
  • Quanto è specifica la tua facoltà e che applicazioni ha?
  • Quali sono le possibilità dopo la triennale?
  • Che sbocchi lavorativi ha? È molto richiesta come laurea?
  • Quanto ti ha preparato bene il liceo?
  • A chi la consiglieresti e che cosa diresti a chi vuole studiare questa materia?
  • Ci spieghi un concetto che ti è piaciuto come esempio di cosa si studia effettivamente?
  • Pro e contro della tua università

Montaggio

Il montaggio è l’unica parte in cui avevo già discreta esperienza, ma si sta rivelando al contempo la più difficile. Questo progetto richiede un livello parecchio alto di dimestichezza con i programmi di montaggio (io uso Adobe Premiere Pro). Molte cose non sapevo farle e ho dovuto impararle cercando su internet e provando, come il montaggio in multi-cam per passare da una ripresa all’altra.

Per montare più velocemente i video e renderli allo stesso tempo facili da andare a riprendere se volessi realizzare dei video successivi in cui raccolgo testimonianze su un argomento, ho stabilito questo piano d’azione. Una volta messo insieme e ordinato il materiale grezzo sul computer, lo carico su Premiere e divido tutto in cartelle. Poi inizio una sequenza chiamato *MATERIA* YT e lì sincronizzo tutti gli ingressi audio e video (questa è la parte più noiosa). Poi procedo a visionare tutto il materiale a una velocità x2 e rimuovere tutte le parti che non sono di intervista o vanno buttate. Poi metto subito da parte la versione Youtube perché la priorità va a Instagram, quindi duplico il file e lo chiamo *MATERIA* scomposto, e in questa versione andrò a dividere tutte le clip secondo inerenza, e a raggrupparle in varie sottocategorie come “*Materia*”, “Studiare a *Città*”, “Consigli”. Questo comporta andare ad analizzare tutto il video (che a volte è più lungo di un’ora) pezzetto per pezzetto e spostare tutto, e richiede diverse ore. Poi inizio a ritagliare per bene le clip di ogni categoria, decidendo cosa è importante e cosa si può togliere, e cercando di costruire discorsi sensati. Solitamente faccio due o tre passaggi, ritagliando sempre di più, per regolarmi riguardo la lunghezza. Alla fine duplico la sequenza in *MATERIA* IG, riordinando le categorie secondo un ordine logico. Solitamente inizio con perché ha scelto l’università e cosa significa per lui quella materia, per passare alla descrizione del corso e dell’ateneo, della città e infine consigli su come scegliere. Qui nuovamente taglio e sistemo tutto finché il video non ha senso e dura intorno i 4/5 minuti.

Pubblicazione

Per la pubblicazione non sono ancora sicuro, probabilmente inizierà nel mese di Marzo, e verrà messo un video a settimana per due mesi quindi per quanto riguarda Instagram, mentre per Youtube non ho idea. Mi sta richiedendo molto tempo e con l'università che è ricominciata sto facendo fatica.

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