Orientamento universitario Davincimeme
Benvenuti in un nuovo articolo, io sono Lorenzo Cacciamani e
oggi vi parlerò di produzione video!
Questo è come inizierei se questo fosse un video per
Youtube. In questo articolo vi descriverò la mia esperienza di produzione e
montaggio video, e in particolare parleremo del mio più grande progetto: l’orientamento
universitario Davincimeme.
Breve storia della produzione video nella mia vita
Registro e monto video almeno da quando avevo 13 anni: mi
piaceva registrare con il mio iPod touch da quando ce l’ho avuto, e mettevo
insieme le clip con Movie Maker.
Alcuni dei miei primi video sono tuttora su Youtube,
principalmente perché non so come cancellarli. Ecco qua il mio vecchio canale
(notare il link): https://www.youtube.com/user/LoryPotterTheBest/featured
È possibile, se ve la sentite di aprirlo, trovarci una serie
di video. Quattro risalgono a quando dovevo avere circa 11/12 anni e mi
divertivo con il mio primo smartphone. Altri cinque sono di produzione più
recente, avevo 13/14 anni, ed è facile notare la mano più esperta. Il mio video
migliore “Coca-Cola e Mentos: noi ci abbiamo provato -Furiet”, nonché il
capostipite della mia produzione cinematografica, apre con un monologo accattivante:
 |
Un frame di questo capolavoro
|
“Abbiamo appena comprato una bottiglia di Coca-Cola e queste Mentos. Ora: noi
potremmo mangiare le Mentos, bere la Coca-Cola, e vivere una lunga e
spensierata vita felice. Ma non è quello che faremo. Noi oggi metteremo le
Mentos nella Coca-Cola, e sta a voi vedere cosa accadrà"
Conclamata anche la serie che consta di due parti “Cosa non
dovresti fare con i GAVETTONI”, dove si intermezzano prove di prestanza fisica
e coraggio morale in una battaglia contro i valori di quest’epoca.
Un pezzo a sé invece “Trappola DAI FILM con pentola”, visione assolutamente consigliata.
Il video sicuramente più importante della mia infanzia è
“Una giornata al parco” (https://youtu.be/AZ8DAaRrt6I),
girato sempre con mio cugino. Questo è stato il primo con una certa
ricercatezza di montaggio. Avevo 14 anni.
Andando più avanti, non posso non citare il “PPAP” (https://youtu.be/coI_tgmAd80), una tra
le mie produzioni più inutilmente complicata ma ancora molto divertente, risale
al 2016. Sarebbe stato un semplice video con più inquadrature, ma io avevo solo
una videocamera e per registrarlo l’ho spostata ogni volta, anche per le
inquadrature che si ripetevano, ricalcando il video originale. Ci misi
un’infinità di tempo e alla fine non riuscii nemmeno a far combaciare l’audio.
 |
| Un frame del PPAP |
Dopo questo grande successo mediatico appesi la videocamera
al chiodo per qualche anno, fino al 2019, in cui decisi di rimboccarmi le
maniche e imparare finalmente a usare un vero programma di video montaggio, e
la scelta cadde su Adobe Premiere Pro. Iniziai a montare di tutto per fare
pratica, e finiti gli esami dedicai una decina di giorni a studiarlo.
Casualmente poco dopo trovai qualcuno che aveva bisogno di montaggi, e dal
gennaio 2020 monto video per una società di investimenti in borsa.
Nel luglio 2020 ho fatto l’esperienza di WOOFing in
Germania, e mi sono portato la mia nuova GoPro (arrivata poche ore prima della
partenza). La sera avevo molto tempo libero (il cellulare non prendeva) quindi
per passare il tempo ho iniziato a riprendere quello che facevo e poi montarlo
in dei brevi video che mandavo alla famiglia e agli amici. Tornato a casa avevo
accumulato 6 video di questo tipo, e ho pensato sarebbe stato carino farne una
serie: https://youtube.com/playlist?list=PL6FaWgDdRqXDhwpNxAm5LX6W6Hgq_LuQc
Successivamente ho rimontato questi video in una versione
più corta in cui spiego cosa ho fatto, questo è anche l’unico mio video
pubblico sulla piattaforma: https://youtu.be/xfAjh77Bxlo
Per arrivare a conclusione, anche nell’altro viaggio di
quest’estate (in Sicilia), ho fatto un sacco di video che non ho ancora finito
di montare, ma per ora c’è la parte di vacanza che ho fatto con i miei amici
che gli ho messo in un cofanetto per natale: https://drive.google.com/file/d/1rtuld89EerRIvrIrotCOvfo9rL5Proce/view?usp=sharing
Questo ci porta al giorno d’oggi, e forse può spiegare al
lettore più curioso come ho acquisito le conoscenze tecniche per produrre
questo orientamento universitario (che al momento in cui scrivo è tutt’altro
che prodotto). Per la prima volta mi trovo a lavorare con due videocamere
contemporaneamente, e due microfoni: ovvero un totale di due tracce vide e sei
tracce audio, ma ne parleremo più in dettaglio dopo.
Orientamento universitario Davincimeme
Dopo la non-tanto-breve introduzione, possiamo dedicarci al
progetto in questione.
Dopo il rientro a Jesi di qualche mese fa dovuto alla
pandemia, mi sono ricordato di questo piccolo ufficio che mio padre non usa, e in
breve tempo mi ci sono insediato insieme a Giova, che dopo più di due mesi ora
si sta prendendo una pausa. “La Base” è come lo chiamiamo. E dato un ufficio
intero, con un divano, non poteva passare troppo tempo prima che qualche idea
assurda si palesasse a me. Giriamo dei video. E avendo Davincimeme quale grande
canale che gestisco, ho pensato subito a qualcosa nell’ambito scolastico. All’inizio
a interviste ai professori (mi immaginavo solo Pergolini seduto sul mio
divano), ma era difficile da realizzare. L’orientamento universitario, perché
no, poteva essere un contenuto molto utile agli studenti. Per me sarebbe stato
anche un modo per sviluppare competenze
 |
Spider-man, la mascotte della Base
|
nella produzione video, nel montaggio e
nella gestione di un’intervista, oltre che una grande esperienza e possibilità
di conoscere persone appartenenti a ambiti completamente diversi tra loro. E
magari era anche la volta buona che mi chiarivo un po’ le idee sul mondo
universitario, sul quale, detto sinceramente, ancora non ci capisco niente.
Ho cercato su Youtube “Orientamento universitario” per ispirarmi e, grande
sorpresa, non c’era niente di serio a riguardo. E lì mi son detto
< Beh, è
andata, si fa un orientamento cazzuto >.
Taccuino alla mano, gli obiettivi fondamentali del progetto
erano: chiarire tutti i dubbi e perplessità sul mondo dell’università per
favorire una scelta consapevole, tramite esempi reali di ex-studenti, e allo
stesso tempo portare contenuti di alta qualità per dimostrare la
professionalità di Davincimeme e espandere la nostra area di competenza. Quello
su cui volevo puntare era quindi un assoluta qualità audio/video (date l'attrezzatura disponibile), un punto di
vista che era quello dello studente e un’attualità dei video che mi permettesse
di utilizzarli ogni anno e anche su altre piattaforme.
Sono previste due versioni di ogni video:
Una per Youtube che comprende l’intervista completa ed
entrambe le inquadrature. Ci sono per cui io che presento l’ospite, gli faccio
le domande e a volte commento anche. La durata prevista era di 12/15 minuti, ma
quelle montate fino ad ora stanno venendo molto più lunghe. Sono pensate per
chi è veramente veramente interessato in una materia e quindi disposto a
vedersi un video più lungo per avere tutte le informazioni possibili.
Una per Instagram, con solo l’inquadratura sull’ospite. Il
montaggio è molto più invadente e lascia solo passare i messaggi chiave, con un
ritmo veloce e battente. È pensato proprio per il pubblico di Instagram, con
una soglia dell’attenzione più bassa, e per portarlo come contenuto fruibile da
tutti. Breve, conciso e interessante, plausibile la visione anche da chi non
deve scegliere l’università. La durata prevista è intorno i 3/4 minuti, e anche
con il montaggio ci sto riuscendo.
Produzione
I primi giorni li ho passati informandomi su cosa già
esisteva e consumando tutto il materiale che ho trovato sull’orientamento
universitario, poi a riflettere su come sviluppare questa idea. Ho iniziato infine a mettere insieme la scena: per capire dove posizionare il divano c’è voluta un’eternità,
per questioni di sfondo, scena, illuminazione e camere. Ho fregato una pianta a Nonna (P.S. mi ha
detto che si chiama tronchetto della felicità e mi fa un sacco ridere questa
cosa). Ho preso qualsiasi oggetto interessante riuscissi a trovare e ho
spostato tutto cento volte, fatto decine di prove per la luce e le inquadrature
a tutte le ore del giorno, facendo sedere e spostare in continuazione Giova o
Alto a seconda di chi mi capitava sottomano. Per questa parte e la
realizzazione del set-up ho impiegato due settimane.
 |
L'evoluzione dell'inquadratura nel tempo
|
Setup
Il setup finale risulta così:
Video
Dopo altre infinite prove ho deciso per due inquadrature: la
Nikon D-800 come principale che inquadra l’intervistato di tre quarti a
distanza ravvicinata, e la gopro Hero 8 che abbraccia tutta la stanza e mostra
sia me che l’intervistato. Gran parte dei problemi erano dovuti al fatto che
volevo girare le due versioni diverse insieme, quindi sia una versione con me
che facevo le domande sia una senza di me.
Audio
Ho comprato due microfoni con la clip, pagati poco ma che
fanno un audio pazzesco. Microfono da distanza montato sulla videocamera per sicurezza.
Illuminazione
Mi sarebbero serviti dei soft-box professionali per creare
un’illuminazione artificiale stabile che mi permettesse di non dipendere dal
tempo atmosferico, ma essendo tutto realizzato in super low-budget, ho dovuto
concludere che l’unico momento in cui era soddisfacente girare con la luce del
sole era tra le 9 e le 11, e le ho girate tutte così. Unico aiuto: una semplice
lampada da scrivania, con un fazzoletto scotchato sopra per diffondere la luce
che la fa surriscaldare tantissimo, e ogni volta che la uso minaccia di
fondersi.
Persone
Sistemato tutto e stabilito come si sarebbe svolta
l’intervista, con tanta pazienza da parte di Giova come cavia, abbiamo girato
il primo episodio (due volte). Solo dopo averlo montato ed avere avuto il
prodotto finito, ho iniziato a cercare persone da intervistare, annunciando il
progetto. Far venire delle persone nel mio ufficio non è una cosa semplice, era
importante dimostrare di essere chiaro e concreto e fornire un esempio. Tramite
Facebook, Instagram e giri di conoscenze sono riuscito a mettere insieme una
decina di persone valide, laureate e disponibili. I giorni passati al cellulare
a parlare con tutta questa gente sono stati i più stressanti di tutti.
Ho fissato appuntamenti per tutto il mese di Febbraio, ma
molti mi potevano comunicare solo all’ultimo i loro spostamenti e mi
avvertivano due giorni prima. Metà degli episodi li ho girati nel week-end. A
parte questo la routine è semplice: ci accordiamo su una data, qualche giorno
prima gli mando la lista di domande che gli farò e l’indirizzo e decidiamo
insieme di che argomento libero vuole parlare. Il giorno della ripresa li faccio
accomodare, mi faccio raccontare un po’ cosa fanno e gli faccio firmare una
liberatoria. Poi gli spiego come andrà l’intervista e li faccio sedere, li
microfono e aggiunto le inquadrature, due consigli su dove guardare e ciak si
gira!
Ho deciso di fermare la produzione a 8 episodi per ragioni di tempo e segue l'elenco degli intervistati in ordine cronologico:
- Alessandro Giovagnoli x Fisica a Padova
- Alessandro Cerioni x Ingegneria fisica al Polimi
- Marco Bracaccini x Matematica a Camerino
- Ylenia Fratoni x Architettura a Ferrara
- Giulia Pistola x Lettere moderne a Urbino
- Gloria Torelli x Mediazione linguistica a Forlì
- Filippo Nicolini x Biologia a Bologna
- Carlo Pompignoli x Medicia all'Univpm
Intervista
L’intervista in se si svolge così. Se non siete venuti a
farvi intervistare dal sottoscritto, potete leggere qui sotto e immaginarvi di
esserci voi seduti sul salottino di Barbara D’Urso dei poveri. Questa battuta
me l’ha fatta una ragazza intervistata, non è mia.
Il copione è molto semplice:
1.
Introduzione persona, percorso di studi
2.
Domande (Vedi lista domande)
3.
Illustrazione di un concetto alla lavagna (o al divano)
4.
Saluti, ringraziamenti e contatti
Inizio con le domande classiche per cercare poi di far
proseguire naturalmente la conversazione, e solo alla fine controllo se ci sono
ancora argomenti che non abbiamo toccato, per cercare di rendere i toni rilassati.
Anche per questo dico loro di guardare me e ignorare la videocamera. Nella
puntata girata con Giova lui guardava me quando facevo le domande, e poi in
camera quando rispondeva, che sarebbe le situazione ottimale, ma avevo paura
che chiedere una cosa del genere ad altri potesse forzare troppo la
conversazione e renderli più tesi. Per farsi un’idea della differenza, provate
a confrontare ingegneria fisica e mediazione linguistica.
Lista domande:
- Come ti trovi nella facoltà attuale?
- Perché l'hai scelta?
- Che cos'è la *materia* per te?
- Che corsi contraddistinguono la triennale?
- Come sono le persone che studiano con te?
- Quanto è difficile e quanto impegno richiede?
- Che distinzioni ci sono tra i vari tipi di indirizzi e i tra i vari atenei?
- Quanto è specifica la tua facoltà e che applicazioni ha?
- Quali sono le possibilità dopo la triennale?
- Che sbocchi lavorativi ha? È molto richiesta come laurea?
- Quanto ti ha preparato bene il liceo?
- A chi la consiglieresti e che cosa diresti a chi vuole studiare questa materia?
- Ci spieghi un concetto che ti è piaciuto come esempio di cosa si studia effettivamente?
- Pro e contro della tua università
Montaggio
Il montaggio è l’unica parte in cui avevo già discreta esperienza,
ma si sta rivelando al contempo la più difficile. Questo progetto richiede un
livello parecchio alto di dimestichezza con i programmi di montaggio (io uso
Adobe Premiere Pro). Molte cose non sapevo farle e ho dovuto impararle cercando
su internet e provando, come il montaggio in multi-cam per passare da una
ripresa all’altra.
Per montare più velocemente i video e renderli allo stesso
tempo facili da andare a riprendere se volessi realizzare dei video successivi
in cui raccolgo testimonianze su un argomento, ho stabilito questo piano
d’azione. Una volta messo insieme e ordinato il materiale grezzo sul computer,
lo carico su Premiere e divido tutto in cartelle. Poi inizio una sequenza chiamato
*MATERIA* YT e lì sincronizzo tutti gli ingressi audio e video (questa è la
parte più noiosa). Poi procedo a visionare tutto il materiale a una velocità x2
e rimuovere tutte le parti che non sono di intervista o vanno buttate. Poi metto
subito da parte la versione Youtube perché la priorità va a Instagram, quindi
duplico il file e lo chiamo *MATERIA* scomposto, e in questa versione andrò a
dividere tutte le clip secondo inerenza, e a raggrupparle in varie
sottocategorie come “*Materia*”, “Studiare a *Città*”, “Consigli”. Questo
comporta andare ad analizzare tutto il video (che a volte è più lungo di
un’ora) pezzetto per pezzetto e spostare tutto, e richiede diverse ore.
Poi inizio a ritagliare per bene le clip di ogni categoria, decidendo cosa è
importante e cosa si può togliere, e cercando di costruire discorsi sensati.
Solitamente faccio due o tre passaggi, ritagliando sempre di più, per regolarmi
riguardo la lunghezza. Alla fine duplico la sequenza in *MATERIA* IG,
riordinando le categorie secondo un ordine logico. Solitamente inizio con
perché ha scelto l’università e cosa significa per lui quella materia, per
passare alla descrizione del corso e dell’ateneo, della città e infine consigli
su come scegliere. Qui nuovamente taglio e sistemo tutto finché il video non ha
senso e dura intorno i 4/5 minuti.
Pubblicazione
Per la pubblicazione non sono ancora sicuro, probabilmente inizierà nel mese di Marzo, e verrà messo un video a settimana per due mesi quindi per quanto riguarda Instagram, mentre per Youtube non ho idea. Mi sta richiedendo molto tempo e con l'università che è ricominciata sto facendo fatica.